Libano
L’Institut de Rééducation Audio-Phonétique (IRAP) è stato fondato nel 1960 ed è un centro specializzato per l’educazione di bambini e adolescenti sordi. Nel 1975 l’IRAP è stato riconosciuto dal Ministero degli Affari Sociali e dal Ministero dell’Interno come associazione senza scopo di lucro (licenza n. 24A/D).
In seguito allo spostamento massivo delle famiglie cristiane dal Sud, nel 1985, ed il loro arrivo nella regione Est del paese, durante la guerra, dei volontari si sono mobilizzati per i primi soccorsi. E dopo aver risposto ai bisogni urgenti, si é vista l’esigenza di lavorare a lungo termine, così già dal 1987 sono iniziate le azioni mirate su: educazione, salute e lavoro. La collaborazione con AFN inizia nel 1995
DEFINIZIONE DEL CONTESTO ECONOMICO E SOCIALE
Attualmente la situazione politico-sociale in Libano è molto critica. La crisi economica, iniziata in concomitanza con la guerra in Siria, ha determinato lo spostamento della ricchezza nelle mani di pochi e un forte impoverimento della classe media. Le famiglie si trovano ad affrontare le difficoltà più grandi. Le necessità sono numerose: alimentazione, vestiario, salute e accoglienza. Si stima che in Libano ci siano oltre un milione e mezzo di rifugiati siriani e iracheni e palestinesi, e questo dato lo rende il Paese con il più grande numero di rifugiati in proporzione alla propria popolazione (1 rifugiato ogni 4 abitanti). Le condizioni di vita di molti rifugiati al di sotto della soglia di estrema povertà si incontrano con la necessità di sostegno dei libanesi che portano già in loro le ferite profonde dovute alla guerra civile del 1975-90. In questo contesto l’istruzione assume ancor di più un ruolo prioritario. Molti bambini libanesi hanno difficoltà ad iscriversi a una buona scuola e i giovani rifugiati non possono iscriversi alle scuole pubbliche poiché i programmi scolastici sono differenti e le classi sono già in sovrannumero. E’ stato creato un sistema di rotazione di corsi nel pomeriggio ed in serata.
COMPOSIZIONE E STRUTTURA DEL PROGETTO Gran parte delle attività di sviluppo comunitario realizzate nel progetto si svolgono nella Maison Notre Dame, centro sociale inaugurato nel maggio del 1987. Il prefabbricato è composto da due grandi stanze, due uffici, un angolo cottura e un bagno. Per la formazione delle donne, è stato avviato nel 1989 quello che oggi è l’atelier di ricamo e cucito AYADINA. Lo staff dell’atelier è di 10 persone.
ATTIVITA’ E SERVIZI IMPLEMENTATI nel centro sociale Maison Notre Dame:
- Petit Jardin d’enfants: asilo che accoglie ogni anno tra i 50 e i 55 bambini tra i 3 e i 4 anni, cristiani e musulmani; sono seguiti da una maestra d’asilo e di due assistenti; è prevista per tutto l’anno scolastico la colazione, con latte e pane tostato e un pasto caldo completo a pranzo. Le attività scolastiche si svolgono dalle 8 alle 14. Delle sessioni di logopedia sono organizzate secondo i bisogni di ogni bambino.
- Accoglienza e orientamento delle famiglie: sportello quotidiano di assistenza; accoglienza rifugiati, accompagnamento (servizi sociali, controlli ospedalieri, ecc.).
- Doposcuola – Tutoraggio e compiti per le vacanze: circa 40 ragazzi/e tra gli 8 e i 13 anni frequentano il doposcuola, da ottobre a giugno, dalle 17.30 alle 20.30. L’attività è guidata da 8 studenti universitari del quartiere che insegnano francese, matematica e scienze.
- Per i più piccoli vi è un accompagnamento quotidiano secondo le singole esigenze. Si propongo[1]no inoltre sessioni estive di recupero
- Club dei giovani: attività ludico-ricreative per circa 30 giovani tra gli 8 e i 14 anni guidate ogni sabato da due animatori del quartiere.
- Centro Medico Sociale: vaccinazione, aiuto per cure a domicilio, distribuzioni di medicinali, sedute periodiche di logopedia e psicomotricità.
Nell’atelier AYADINA:
- Sessioni di formazione al lavoro artigianale
- Possibilità di lavoro a domicilio per circa 40 donne
• Creazione di una rete per il monitoraggio delle offerte di lavoro BENEFICIARI Oltre ai beneficiari delle attività che si svolgono a Maison Notre Dame e AYADINA, attraverso il progetto SAD vengono sostenuti anche circa 260 bambini di differenti nazionalità (libanesi, siriani ed iracheni) che abitano in diverse regioni del Libano. Questi minori e le rispettive famiglie, data la condizione di vulnerabilità in cui vivono, ricevono un sostegno economico per le spese scolastiche, alimentari e/o mediche.