Il team SAD-Libano e la comunità IRAP e di Aïn Biacout continuano il loro impegno a favore di tante famiglie e bambini in difficoltà.
Nicole Hélou racconta: “Quest’anno abbiamo scelto come slogan: “l’audacia della speranza”. Con i bambini, i giovani, l’équipe educativa, tutta la comunità dell’IRAP, del distretto di Aïn Biacout, cerchiamo di sostenerci a vicenda in questi tempi difficili, di continuare a condividere con le persone in difficoltà, di assicurarci di essere più attenti agli altri e ricordare sempre il leitmotiv lasciatoci da Janine, la nostra fondatrice: “E se fosse mio fratello? “.
Lo scorso Natale, abbiamo deciso di festeggiare con le persone sole che vivono nel nostro quartiere. Così, il 3 dicembre, festa dell’IRAP (63 anni) e di Santa Barbara abbiamo piantato chicchi di grano in piccoli vasi e contenitori affinché a Natale potessero adornare il presepe. Sono stati piantati con il nome di ogni persona che avevamo il desiderio di visitare a Natale. Ci siamo divisi in piccoli gruppi e abbiamo attraversato i vicoli del paese come messaggeri di pace. Ogni gruppo ha offerto a queste persone il suo vaso di fiori, un mandala natalizio colorato dal gruppo e una torta di mele preparata dai bambini nel laboratorio di pasticceria della scuola. Poi abbiamo cantato insieme con un gruppo di bambini non udenti. Sono stati momenti molto toccanti, semplici, gioiosi, veri.

Josiane l’assistente sociale condivide la sua esperienza con il team di Ayadina: “Nel quartiere di Biacout le famiglie sono stanche, disorientate per la grave situazione economica, l’inflazione a tutti i livelli, la mancanza di molte cose essenziali, come l’elettricità…. Tutto questo pesa soprattutto sulle famiglie che sono già in difficoltà”.
Katia che vive nel quartiere ha ogni giorno una richiesta di aiuto dalle famiglie. Sono degne, riservate e si vergognano di chiedere aiuto. Ma so che nel loro frigo non c’è molto da mangiare per la famiglia. Il padre di famiglia è malato e ha costantemente bisogno di medicine che non riescono più a pagare. La situazione è molto pesante. È disoccupato e, inoltre, ha a carico i suoi genitori anziani. Sono veramente in grande bisogno.
Layla è anziana, sola. E senza mezzi. Non riesce più a cucinare. Si accontenta di pane secco. E, ognuna riesce a fare un piatto in più per lei, e per altri che sono nel suo stesso caso. Ogni giorno storie come questa, richieste di aiuto che spesso ci superano. Ma c’è sempre un modo per trovare soluzioni quando siamo insieme e abbiamo il desiderio di vivere come fratelli.
I nostri di Ayadina sono come scintille di luce nel quartiere. Le famiglie si sentono ascoltate, sostenute, circondate. Mentre le donne che lavorano ad Ayadina sono esse stesse in difficoltà come tutte le famiglie del quartiere: ascoltare gli altri dà loro coraggio, forza e spesso dimenticano le loro “miserie” di fronte ad altre molto più pesanti. Sono una bella testimonianza di speranza e di pace. Insieme continuiamo ad osare, sperare e ad essere artigiani di fraternità.
Con il team SAD-Libano, la comunità IRAP e quella del distretto di Aïn Biacout, le famiglie del sostegno a distanza, vi auguriamo un felice anno nuovo 2023! Grazie per tutto quello che fate i per rendere il mondo un posto migliore in cui vivere.