Quanti seguono da diversi anni il progetto Libano, sanno che nel quartiere di Ain Biacout abbiamo l’asilo-nido “Maison Notre Dame” che ogni anno accoglie tra i 55 e 60 bambini. Vista la situazione economica delle famiglie dalle quali provengono, assicuriamo loro ogni giorno la colazione ed il pranzo. Una volta al mese poi, viene effettuata una visita medica e fatti i vaccini necessari. “La Maison non è solo un asilo, scrive l’equipe SAD, ma vuole essere soprattutto “la casa di tutti” nel quartiere di Ain Biacout”.
Negli stessi locali, durante il week end si ritrova il club dei giovani e adolescenti e da tre anni vi é anche un’aula per bambini siriani che vengono preparati affinché possano essere integrati nelle scuole pubbliche.
Nello stesso quartiere abbiamo anche un laboratorio di cucito e ricamo, l’atelier “Ayadina” che é soprattutto un ambiente per la promozione della donna ed assicura un’entrata stabile per le famiglie, dando la possibilità a tante mamme di svolgere il lavoro a casa secondo il tempo a disposizione. Nel laboratorio lavorano 9 persone fisse e circa 50 svolgono del lavoro a casa oltre ai volontari che si alternano. Viene fatta una formazione per quanti ne hanno bisogno. E’ un punto di incontro tra persone di diverse religioni che mettono in pratica anzitutto l’amore fraterno e credono alla fratellanza.
Per far fronte all’abbandono scolastico si é organizzato dal 2005 un sostegno agli studi. E’ tenuto da giovani universitari del quartiere che sono stati formati per poter far fronte anche a bisogni di tipo pedagogico. Attualmente i corsi si tengono nei locali di Ayadina. “I risultati sono buoni e c’é una richiesta crescente alla quale non riusciamo a far fronte. – dice Janine. – L’attività continua anche in estate per dar la possibilità a quanti ne hanno bisogno di mettersi a livello”.
Quest’anno è risultato importante ed urgente rinnovare l’impianto elettrico molto scadente che diventava pericoloso della Maison Notre Dame e di Ayadina: nella scuola è stato sostituito tutto il cablaggio, installate delle prese più sicure per i bambini e l’aria condizionata, visto che si tratta di un container e quindi non troppo isolato. Nell’atelier, abbiamo rinforzato l’ illuminazione, per migliorare le condizioni di lavoro e installato l’aria condizionata, sostituito tutto il cablaggio ed il pannello elettrico.
“Vista l’ attuale difficile situazione economica nella regione, non abbiamo nessun aiuto locale in questo momento. – scrivono dal Libano – Facciamo quindi appello a voi, come in una famiglia, alla vostra generosità e vi ringraziamo già sin d’ora per il vostro sostegno a portare avanti questo progetto “Manutenzione progetto Libano” che dà la possibilità a diverse famiglie di sovvenire a bisogni elementari”.■
Giovanna Pieroni