“Il 6 febbraio 2023 ci siamo svegliati con gli eventi di una giornata che ha cambiato completamente il corso delle nostre vite. Case distrutte, persone sotto le macerie, tante storie e una paura travolgente a causa del terribile terremoto Purtroppo anche una delle bambine che frequentava il centro EHIS è morta insieme a tutta la sua famiglia di cinque persone. Il resto dei bambini, per fortuna sono in buona salute, ma le loro abitazioni sono quasi tutte danneggiate, poiché la maggior parte di loro, che proviene da ambienti poveri, vivono in baraccopoli senza buone fondamenta. – Ci scrivono dalla scuola per bambini audiolesi “EHIS” (’École d’Habilitation et d’Initiation pour les Sourds ) di Aleppo.
Al Centro, che fa parte del programma “Semi di speranza”, si insegna il linguaggio dei segni e si assicura ai bambini audiolesi l’apprendimento del programma scolastico nazionale insieme a specifiche terapie riabilitative per acquisire le funzioni auditive e di rieducazione ortofonica. I bambini sono così messi in condizione di sostenere gli esami statali e conseguire la licenza, il che rappresenta per loro una concreta opportunità di inserirsi nella società. Sono sia cristiani che musulmani e frequentano il ciclo della scuola materna, delle elementari e delle medie, affiancati da 27 insegnanti e 4 assistenti. Provengono da famiglie sfollate da altre città o che hanno perso tutto durante la guerra, non da ultimo la crisi economica del Paese e infine il terremoto che ha colpito Turchia e Siria lo scorso febbraio.



“Per quanto riguarda i volontari del centro, anche le loro case sono in pericolo e le persone hanno dovuto abbandonarle. – Continuano. – Alcuni sono ancora nelle loro case con vetri rotti, o mura crollate, perché non hanno un’alternativa. I danni sono tanti, oltre all’interruzione del lavoro per le persone che hanno a carico la famiglia, con oneri finanziari ancora più gravi.
La vita ne è stata fortemente influenzata, ma sono nate iniziative personali e collettive che in molti modi hanno mostrato grande amore e umanità. C’è chi ha messo a disposizione una abitazione sicura provvisoria per le persone colpite e chi si mette al servizio nei centri di accoglienza. Da parte nostra al Centro EHIS, ci siamo presi la responsabilità di aiutare tutte le famiglie che seguiamo. Siamo riusciti a fornire il latte per tutti i bambini del centro con i loro fratelli , oltre ai pannolini per chi ne aveva bisogno. Abbiamo anche cercato di fornire una cassa di prodotti alimentari per tutte le famiglie dei bambini del centro per le famiglie dei nostri volontari.
Siamo stati anche in grado di offrire quattro cuffie per l’udito ai bambini che le avevano perse a causa del terremoto, oltre alle pile per il funzionamento. Abbiamo anche accompagnato con un supporto psicologico tutti i volontari e i nostri operatori per aiutarli a superare questa tragedia, per trattare consapevolmente con i bambini per superare questo trauma.
I bambini sono stati accolti già dal primo giorno dopo la scossa, dove abbiamo organizzato un programma di sostegno psicologico che comprendeva esercizi di respirazione e rilassamento, oltre ai giochi, in modo da poter tornare gradualmente alla vita, affidandoci a Dio e preparandoci a tutte le precauzioni possibili.
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