Madi è uno dei ragazzi di Casa Ismaele, progetto SAI attivo a Rogliano (CS) all’interno del Programma FSOA. La sua storia inizia ad Abidjan, capitale della Costa d’Avorio, ce la racconta in occasione della presentazione della ricerca sulla valutazione di impatto del programma FSOA organizzata dalla Sapienza Università di Roma (16.02.2023).
Sei anni fa Madi lascia il suo Paese – racconta – e insieme ad alcuni amici affronta il viaggio fino in Libia e poi sbarca in Sicilia. Essendo minorenne è accolto in una struttura per minori stranieri non accompagnati. Nel 2020, terminato il lockdown dettato dalla pandemia, gli viene proposto di frequentare un corso per addetti alla produzione di pasta artigianale. L’idea gli piace e si trasferisce a Casa Ismaele. “All’inizio è stato difficile: Ho creduto d’aver commesso un errore a lasciare l’Africa. Poi ho capito che invece avevo fatto bene, quando mi sono accorto di avere delle capacità con cui poter fare qualcosa qui in Italia.
A Casa Ismaele ho concluso il mio percorso di studi e quello di integrazione. Sin da subito ho creato un bel rapporto di amicizia con gli altri ragazzi. Gli educatori sono stati e continuano ad essere per me un punto di riferimento, Casa Ismaele rappresenta la mia seconda casa. Insieme agli educatori abbiamo strutturato il mio progetto di vita: completare gli studi, avviarmi ad un’autonomia lavorativa e poi a quella abitativa. Ho lavorato presso un supermercato di Rogliano per circa due anni arricchendo il mio bagaglio. Oggi posso dire di appartenere alla società di Rogliano dove ho una casa e tanti amici e tutto questo grazie a Casa Ismaele”.
Da questa esperienza è nata anche un’altra opportunità…
“La cooperativa S.A.M. della quale io sono il vice presidente: una start-up per l’apertura di un’azienda che si occuperà di lavorazione della pasta e delle ostie sempre nel territorio di Rogliano, è formata oltre a me da altri due ragazzi sempre di Casa Ismaele: Adama e Jadia. Quando mi hanno parlato della possibilità di frequentare un corso per la produzione di pasta fresca e di ostie nel 2020 ho subito accettato. Ho superato gli esami, abbiamo formato la cooperativa ed allestito il pastificio con tutti i macchinari. Adesso siamo pronti per aprire, aspettiamo l’ultima autorizzazione da parte della Regione”.
In autunno hai partecipato insieme ad altri ragazzi al focus group organizzato dal team del dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale della Sapienza per la conduzione dell’indagine valutativa sul programma FSOA. Come hai vissuto questa esperienza? “È stato un modo per conoscere altri ragazzi che fanno parte del Programma FSOA. Ho potuto raccontare la mia storia a studenti e professori della Sapienza. E’ stata una bella esperienza. Grazie al programma ho avuto modo di incontrare volontari, persone, famiglie, che trascorrono parte del loro tempo a Casa Ismaele aiutando gli operatori e condividendo il loro tempo con noi ragazzi. Sono state tante le uscite sul territorio, le gite, le serate ed i momenti di festa vissuti con i volontari. Avere persone intorno a noi, oltre agli educatori, ci aiuta a non farci sentire da soli”.
A cura di Mariella Rende