Azione Famiglie Nuove
Azione Famiglie Nuove partecipa con il Copercom all’Udienza privata di papa Francesco

Azione Famiglie Nuove partecipa con il Copercom all’Udienza privata di papa Francesco

Lunedì 31 ottobre, alle 12, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, si terrà l’Udienza privata accordata da papa Francesco al Copercom in occasione del 25° di fondazione del Coordinamento delle associazioni per la comunicazione.

Azione Famiglie Nuove sarà presente con le altre associazioni facendo parte del  Coordinamento sin dal 1998 e condividendone le finalità di promozione dei diritti della persona  e della famiglia.

La delegazione che sarà ricevuta da Papa Francesco sarà composta da presidenti, delegati e assistenti ecclesiastici delle 29 realtà aderenti al Copercom,  il vescovo Domenico Pompili, presidente della Commissione per la cultura e le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana. Saranno presenti anche Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, i tre direttori dei media Cei: Marco Tarquinio (Avvenire), Vincenzo Morgante (Tv2000 e InBlu Radio), Amerigo Vecchiarelli (Agensir), e tre ex presidenti del Coordinamento: Franco Mugerli, Domenico Delle Foglie e Massimiliano Padula.

«L’Udienza sarà un’occasione preziosa per recepire il mandato del Papa e tradurlo in un’azione progettuale da proporre alle 29 associazioni aderenti – così il presidente del Copercom Stefano Di Battista –. Il progetto che abbiamo in mente s’inquadra nel “Patto educativo globale” del Pontefice. Si tratta – spiega Di Battista – di un piano d’azione e di riposizionamento del Coordinamento che ci vedrà impegnati nel biennio 2023-24. Un approccio inedito per le associazioni aderenti, che nel contempo rifonda la ragion d’essere del Copercom. Vuole inoltre essere un modo di operare con una precisa fisionomia, evitando di ripiegarsi su qualche modello associativo egemonico».

«Siamo convinti – conclude il presidente Di Battista – che un Coordinamento è tale solo se mette a disposizione degli aderenti strumenti adeguati per attuare i loro scopi, convinti che la comunicazione rappresenti, mai come oggi, una risposta all’emergenza educativa».