Secondo i dati Ideb 2017 (Indice di sviluppo dell’istruzione di base), divulgati dal Ministero dell’istruzione brasiliano (Mec) il 3 settembre 2018, la rete di scuole di Benevides hanno raggiunto il miglior risultato dello stato del Parà.
Gli studenti del 5° anno hanno raggiunto l’indice del 6,2 e quelli del 9° anno, 5,1. Questi indici sono stati superiori a quelli ottenuti dalle reti pubbliche nazionali (Fonte: http: //ideb.inep.gov.br).
Il segreto per una prestazione fruttuosa, secondo il responsabile dell’ufficio comunale dell’ istruzione (semed), professoressa Leila Freire, non è una formula magica, ma responsabilità e impegno. In primo luogo occorre offrire tutte le condizioni essenziali per garantire il diritto degli studenti di stare a scuola e favorire l’apprendimento attraverso la qualità dell’insegnamento.
Il programma “Benevides” dal 2013 ha visto una riorganizzazione e potenziamento del ciclo di alfabetizzazione e della formazione scolastica nelle diverse annualità. Inoltre vanno segnalate la creazione delle Olimpiadi pedagogiche di stimolo per tutti gli studenti, la creazione e l’attuazione del processo di monitoraggio dell’apprendimento attraverso la valutazione diagnostica e l’analisi dei risultati per scuola, classe e allievi; la formazione degli educatori (dirigenti, coordinatori e insegnanti); l’ acquisto di materiali di sostegno pedagogico, oltre ai libri scolastici, il coinvolgimento e la valorizzazione delle famiglie nel processo educativo e il programma di alimentazione scolastica, garantendo agli allievi un pasto tutti i giorni.
France Sodre, coordinatrice del Nucleo Educational Fiore a Benevides, dove molti bambini sono inseriti nel progetto di sostegno a distanza di AFN ha commentato questo traguardo importante come il risultato di un grande lavoro collettivo. “E’ un risultato fantastico perché siamo tra le scuole più numerose ed è molto difficile mantenere un risultato di qualità con 473 bambini, però ce la mettiamo tutta! e questo è possibile grazie a tutta la squadra della scuola Fiore e tutti quelli che fanno parte di questo processo per una scuola di qualità”.■
Giovanna Pieroni