Azione Famiglie Nuove

E ora pensiamo ai bambini

 

Le novità della proposta di legge sulla riforma delle adozioni. Il contributo di enti e associazioni operanti nel settore, tra cui AFNonlus.

«L’adozione nazionale e internazionale è un potente strumento di garanzia per i diritti dei minori che si trovano in stato di abbandono». Ha affermato Michela Vittoria Brambilla, Presidente della Commissione parlamentare per I’Infanzia e l’adolescenza aprendo i lavori sulla riforma delle adozioni il 17 maggio a Roma. Al tavolo la deputata ha presentato le novità contenute nella bozza di proposta di legge sulla riforma delle adozioni, esprimendo la volontà di stare dalla parte dei bambini e ascoltando, tra gli altri, i contributi di AFNonlus, coordinamento Oltreladozione, CARE, Cifa, I Fiori Semplici, Aibi, Forum Associazioni Familiari e Anna Maria Colella, direttore ARAI.

Tra le novità da tempo attese lo snellimento delle procedure nella fase della dichiarazione di disponibilità e del giudizio di idoneità , l’immediata trascrizione della sentenza straniera di adozione nei registri dello stato civile da parte della Commissione adozioni internazionali, l’innalzamento della percentuale di deducibilità (oggi limitata al 50%) delle spese sostenute dai genitori adottivi per l’espletamento della procedura di adozione, nonchè per l’assistenza medica e psicologica nei primi tre anni dall’ingresso del minore nel nucleo familiare.

L’invito dell’on. Brambilla ha rappresentato «un’occasione preziosa di dialogo e di confronto per operare sempre meglio a favore dell’infanzia svantaggiata» – ha sottolineato Andrea Turatti, presidente AFNonlus. «Della proposta di legge sono apprezzabili soprattutto lo snellimento dell’iter burocratico e la maggiore attenzione nel sostegno della famiglia nella fase post-adottiva, famiglia che adeguatamente sostenuta puಠrappresentare un valore aggiunto della società , valore che parla di gratuità ed accoglienza».

E’ una proposta «fortemente calata nell’oggi dell’adozione internazionale ‒ continua Turatti ‒ e considera la sua nuova fotografia che vede l’ingresso in Italia di bambini ormai grandi e portatori di rischi sanitari più o meno gravi, orientando l’intervento legislativo in questo senso, prevedendo incentivi economici per affrontare problematiche di carattere psico-sociale ma anche di far fronte alle cure mediche necessarie per i bambini». Alla conclusione dei lavori Andrea Turatti siè detto soddisfatto della giornata esprimendo la disponibilità a continuare a dialogare con il mondo politico affinchè si realizzino i giusti connubi a favore dell’infanzia abbandonata.

Giovanna Pieroni