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Giornata mondiale dell’ambiente, il progetto in Burundi

Giornata mondiale dell’ambiente, il progetto in Burundi

Oggi si celebra la Giornata mondiale dell’Ambiente, sottolineando in particolare l’urgenza di sconfiggere l’inquinamento da plastica sempre più diffuso su tutto il pianeta. Un problema che non solo incide pesantemente sulla crisi ecologica globale, ma che rappresenta una questione di giustizia ambientale e sociale, colpendo soprattutto le comunità più povere, dove i sistemi di raccolta rifiuti sono inefficienti o inesistenti.

Nel quartiere Kinama, a nord della capitale del Burundi, Bujumbura, il progetto socio-ambientale coordinato dalla ONG CASOBU, in collaborazione con AFN, ha avviato un’azione di sensibilizzazione per la tutela ambientale.

Il progetto si sviluppa in un’area dove molti minori vivono in condizioni di disagio sociale, abitativo e di povertà preoccupanti. Numerosi sono i rifiuti lasciati ai bordi delle strade e la proliferazione di bottiglie di plastica.

Circa 170 bambini, tra cui oltre un centinaio inseriti nel programma di sostegno a distanza di AFN, conducono attività di pulizia del quartiere, raccolta della plastica e realizzando anche laboratori di riciclo. Periodicamente con gli educatori svolgono uscite didattiche di raccolta degli oggetti di plastica abbandonati intorno al Centro e con creatività ed impegno, li trasformano in manufatti decorativi, giocattoli, incoraggiando l’intera comunità a mantenere l’area circostante libera da rifiuti e sicura per i bambini.

Il progetto è nato in risposta alle gravi problematiche generate dalla guerra civile che scoppiò nel Paese nel 1993.

Il centro sociale “Chiara Lubich” si è aperto nel 2007 su iniziativa di un gruppo di giovani mossi dal sogno di un mondo fraterno dove la pace e la sicurezza regnino per tutti e in tutti gli aspetti della vita. Si è iniziato a svolgere delle attività a favore di un gruppo di genitori offrendo loro alcune sessioni di alfabetizzazione e socializzazione e offrendo cibo e istruzione ai figli. Il conflitto si era lasciato alle spalle bambini affamati, famiglie distrutte e non istruite. Da allora il Centro offre corsi d’alfabetizzazione per adulti e rinforzo scolastico ed educativo ai minori.

Attraverso alimentazione, istruzione, l’educazione alla pace, la salute e l’igiene, i bambini beneficiano di una formazione integrale. “Grazie al “Dado della Pace” lanciato ogni mattina, i bambini e i minori del Centro sviluppano in sé stessi e nei loro ambienti scolastici e familiari, i valori di Ubuntu (in lingua bantu indica “benevolenza verso il prossimo”) e della fraternità universale. – Ci raccontano dal progetto. – Tutte queste esperienze e questa vita condivisa ci fanno superare con gioia le innumerevoli sfide che ci circondano e che addirittura minacciano di travolgerci. Ovviamente il vostro contributo e il vostro intervento, cari sostenitori, sono insostituibili”.

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