Accoglienza e Integrazione

Accoglienza e Integrazione

Nell’era digitale è possibile? Strumenti e nuove strategie per ritornare al reale.

Per ricordare la Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, Casa Ismaele ha promosso un incontro formativo tenuto dal Prof. Aceti al fine di creare uno spazio di discussione e di confronto su un tema socialmente sentito quale può essere quello dell’Accoglienza e dell’Integrazione.

L’incontro si è tenuto il 12 novembre a Rogliano ed è stato promosso dallo stesso Comune ed organizzato dai tre enti che gestiscono il progetto: Associazione AFN – Onlus, dalla Cooperativa Fo.Co e dalla Cooperativa Mi.Fa, organizzazioni con una esperienza strutturata nel settore dell’accoglienza che lavorano in rete per rendere possibile l’integrazione dei soggetti ai quali si rivolgono attraverso le tante azioni progettuali.

I partecipanti sono stati tanti: operatori sociali, insegnanti e genitori, uniti dal desiderio di avere risposte a quesiti che si intrecciano con il vivere quotidiano e che coinvolgono ognuno di noi.

Oggi parlare di accoglienza appare essere sempre più complesso poiché questo termine così carico di significati valoriali e sociali porta con sé domande e dubbi che abbiamo voluto rivolgere al Prof. Aceti, psicologo e psicoterapeuta.

Riconoscere l’altro come persona degna di considerazione e di attenzioni, implica un movimento verso qualcuno che diventa oggetto di interesse e attiva azioni orientate alla vicinanza, al sostegno, all’ascolto, alla solidarietà.

Questo movimento verso l’altro oggi appare essere sempre più ostacolato dal nostro essere distratti da un mondo virtuale con il quale siamo sempre più connessi.

Da qui il titolo del convegno: Accoglienza e Integrazione: Nell’era digitale è possibile? Strumenti e nuove strategie per ritornare al reale.

Sono stati elencati i punti di forza e di debolezza dell’era moderna e dell’era digitale, la conseguente dipendenza dagli stimoli che sono tanti e non facilmente controllabili che creano una fragilità educativa che investe i genitori e gli insegnanti che tendono a riproporre il passato come termine di riferimento e di confronto.

Il sistema educativo che si propone è debole e a tratti inadeguato e gli educatori e i genitori spesso sono impreparati ad affrontare una realtà che essi stessi non conoscono in modo adeguato. Il controllo che gli adulti agiscono, attraverso divieti o punizioni, si contrappone all’ascolto e alla conoscenza dell’altro e dello strumento che ha in mano.

Si è sottolineata l’importanza della figura paterna che svolge una funzione normativa sostenendo l’ autoregolazione interna e l’autonomia.

Il prof. Aceti ha sottolineato come lo sviluppo è sempre un passaggio da una situazione di estrema semplicità ad una più complessa e la gestione della complessità avviene con progressi e regressioni che impongono una lettura dei fenomeni che li accompagnano.

Educatori e genitori devono sostenere lo sviluppo del minore attraverso la conoscenza del suo mondo, interiore e sociale, e l’alfabetizzazione digitale rappresenta uno strumento per incontrare il proprio figlio in un dialogo che permette al ragazzo di sviluppare il proprio Sé.

Allora è proprio vero che l’Accoglienza e l’ Integrazione avvengono nelle due più importanti agenzie educative: la famiglia e la scuola che hanno il compito centrale di creare situazioni in cui l’altro, come afferma il prof Aceti, possa vivere il successo e non il fallimento.

L’incontro con l’altro diventa, secondo questa lettura, una possibilità per ognuno di noi di attivare risorse emotive e valoriali che sono frutto di dialogo e di conoscenza all’interno di contesti di adeguatezza che portano con sé il rispetto del singolo e la sua profonda accettazione.

Dottoressa Maria Rosaria Venuto