“Una mano per la vita”. 18 mesi di progetto, bilancio e nuove prospettive

“Una mano per la vita”. 18 mesi di progetto, bilancio e nuove prospettive

Dopo 18 mesi di attività, il progetto “Una mano per la vita. Acquistare l’autonomia acquisendo competenze”, si conclude con un bilancio  molto positivo e già si riflette su possibili nuovi sviluppi.

Nato per supportare la formazione di quei minori orfani e\o abbandonati in Colombia, che fanno parte del programma di tutela di ICBF (Instituto Colombiano de Bienestar Familiar), che per ragioni di età non possono concretamente sperare in un’adozione, il progetto è stato approvato dalla C.A.I. con delibera n.5/2021/SG del 13 gennaio 2021 e ha visto coinvolti diversi Enti autorizzati: LA MALOCA e NOVA, AMI, CIAI, SJAMO, ISTITUTO LA CASA, FONDAZIONE AVSI, AFN, SRAI Regione Piemonte.

L’ obiettivo generale del progetto era quello di migliorare la condizione dell’infanzia, prevenire l’abbandono e promuovere la tutela dei diritti dei minori all’istruzione e all’emancipazione.

Nello specifico si è proposto di contribuire alla retribuzione di insegnanti (di sostegno, di lingue, di nuove tecnologie, di mestieri), di formatori (corsi di musica, di danza, di lettura) e di allenatori (baseball, lotta disciplina olimpica, ciclismo, calcio, rugby), nella convinzione che il minore che può vantare una formazione più completa, è in grado di affrontare con maggiore forza e serenità il percorso verso l’emancipazione e l’autonomia di vita, secondo la teoria dell’efficacia della “attenzione integrale”; contribuire alla dotazione di strumenti indispensabili per realizzare le attività formative e fornire sostegno di carattere psicologico dei ragazzi. 

L’azione cominciata a partire dal 15 luglio 2021 è stata diretta a 4 istituti che fanno parte del circuito ICBF: San José di Cali (Valle del Cauca), La Chinca di Medellin (Antioquia), San Mauricio di Bogotà (DC Bogotà), Fundafam di Chinauta (Cundinamarca), che si occupano non solo dell’accoglienza dei minori, molti con più di 13 anni, ma anche della loro istruzione attraverso il sostegno scolastico, la formazione professionale, la formazione sportiva, l’offerta culturale.

La seconda parte del progetto si è occupata della formazione rivolta ai professionisti in Colombia che si occupano di Adozione Internazionale. Il contenuto della formazione è stato sviluppato dagli enti in collaborazione con ICBF, in relazione alle diverse necessità delle singole realtà territoriali, comprendendo  indicazioni sulle modalità di preparazione delle coppie italiane ai bisogni dei minori, la raccolta di segnalazioni di criticità e le soluzioni possibili. Ultima delle azioni previste è stato un viaggio di funzionari ICBF in Italia per incontrare la CAI, le coppie che hanno adottato, gli enti, e confrontarsi con i loro operatori sulle caratteristiche effettive dei minori proposti in adozione.

Su sito del progetto https://unamanoperlavita.it/ si traccia un bilancio molto positivo e si riflette su un  possibile follow up: “Tante le cose fatte insieme in questi 18 mesi di progetto. I quattro istituti coinvolti ci riportano feedback positivi e ci fa molto piacere vederlo concretizzato sui volti delle ragazze e dei ragazzi che coi loro sorrisi mese dopo mese ci hanno accompagnato e spronato a proseguire su questa strada. Siamo lieti di poter dire che il progetto “Una Mano per la Vita” ha riscosso un grande successo in Colombia. Lo si evince anche dagli apprezzamenti espressi direttamente dall’ Instituto Colombiano de Bienestar Familiar (ICBF) durante la parte del progetto che prevedeva lo scambio formativo in Colombia a maggio 2022 e in Italia lo scorso novembre. Già a metà delle azioni di cooperazione, durante una formazione dedicata a tutti gli enti autorizzati italiani, in giugno, ICBF ha parlato più volte del progetto auspicando si desse continuità a Una mano per la vita. Questo è motivo di grande orgoglio per i nove enti partners del progetto e allo stesso tempo è motivo di riflessione sul possibile follow up. Partiti il 15 luglio 2021 con impegno e cuore si sono portate avanti tutte le attività programmate e insieme abbiamo visto crescere i ragazzi e le ragazze che negli istituti hanno potuto acquisire competenze per la loro futura autonomia. Grazie alla CAI per l’autorizzazione e il finanziamento che ha reso possibile la realizzazione di questa cooperazione Italia – Colombia , cooperazione in cui credono profondamente, anche pensando al futuro, tutti gli enti partner: La Maloca, NOVA, AMI, SRAI, Istituto la Casa, Fondazione AVSI, AFN, Sjamo, CIAI”.

Alcune testimonianze degli istituti coinvolti:

Fundafam: “In questi 18 mesi di attività abbiamo potuto contribuire ai progetti di vita dei nostri beneficiari, preparandoli con insegnamenti, conoscenze ed esperienze che fungono da trampolino di lancio e consentono loro di raggiungere i propri obiettivi e le proiezioni future. Allo stesso modo, siamo riusciti a rafforzare i legami affettivi, il lavoro di squadra, la compagnia, la tolleranza e il rispetto che vengono insegnati e appresi in spazi accademici di gruppo e individuali.
Abbiamo imparato che non ci si può arrendere, che le avversità che si presentano nel corso della vita si possono superare con tenacia, impegno e disciplina. Abbiamo anche imparato che la vita ci unisce, che ci sono molti di noi che vogliono cambiare questo mondo in meglio, sostenendosi a vicenda, che la felicità si trasmette, che l’amore, l’affetto e la dolcezza curano le ferite più profonde, che la perseveranza supera i limiti, che la conoscenza si condivide e si trasmette e che gli insegnamenti possono trasformare rancori, tristezze e limiti in opportunità, felicitá, proiezioni e realtà. Abbiamo appreso e confermato che le iniziative di alcune persone dall’altra parte del mondo segnano in modo significativo il presente e il futuro di persone da questa parte del mondo, alimentando opportunità, desideri e speranze per la loro vita”. 

San Mauricio:”…abbiamo potuto ampliare il benessere che offriamo ai nostri bambini e ragazzi, vedere come si scoprono, con uno sguardo magico, renderci conto, come istituzione, che l’unione fa la forza e che insieme siamo capaci di cambiare il piccolo pezzo di mondo in cui dobbiamo vivere. Grazie a tutte le mani unite e agli amici con cui tante vite sono state migliorate in questi 18 mesi di lavoro con amore e solidarietà. 

San José: “…abbiamo potuto migliorare i servizi offerti ai beneficiari con nuovi corsi, partecipazione a competizioni sportive, wrestling e baseball, rinforzi accademici. Grazie per aver contribuito alla realizzazione della nostra missione e per aver reso i bambini più felici”. 

La Chinca: “...abbiamo potuto rafforzare le competenze e i talenti di ragazze e adolescenti, coltivando la fiducia in se stesse in vista del proprio progetto di vita. Abbiamo offerto un livello alto di copertura in termini di cura con spazi terapeutici per consentire l’elaborazione di eventi dolorosi della vita dandosi l’opportunità di  un nuovo inizio, anche con un orientamento verso la scelta professionale. Questi 18 mesi ci hanno riempito di motivazione per continuare a lavorare per il benessere e un futuro migliore per le nostre ragazze e adolescenti”.

foto e testo: unamanoperlavita.it