Sono ben 10 le coppie che nel mese di aprile hanno accolto i loro bambini in Vietnam attraverso l’ente AFN, coronando il loro sogno di diventare genitori e di dare una famiglia ad un bambino abbandonato.
“Sembra di essere tornati ai tempi prima della pandemia, quando gruppi numerosi di coppie partivano e vivevano insieme questa esperienza unica. Le famiglie provengono da varie parti d’Italia, dal nord al sud, collegate con tutte e 6 le nostre sedi, – commenta la direttrice di AFN, Marzia Rigliani. – Ci auguriamo davvero che possa essere anche segno di ripartenza per tutto il settore”.
C’è chi è partito l’11, chi il 12 aprile. Infatti, venute meno le restrizioni per il Covid, non sono più le grandi operazioni gestite a livello di delegazione europea a consentire l’ingresso delle coppie nel Paese, ma la procedura è stata ripristinata come nei tempi pre-covid con le misure precauzionali ordinarie.
All’arrivo delle coppie ad Ho Chi Minh City si è tenuta la cerimonia di “consegna del minore” con l’abbraccio commovente di 7 bambine e 3 maschietti con i loro genitori. “Non pensavamo di provare una gioia così grande”, affermano Marco e Claudia della sede di Firenze (nella foto in anteprima). E’ difficile contenere le forti emozioni e quello che fa fare l’Amore!”
Un lavoro in team ha permesso di giungere alla fine del progetto adottivo a queste famiglie che ringraziano la referente estera di AFN, la dott.ssa Do Thi Thuy, per l’assistenza e l’organizzazione. Queste adozioni si vanno ad aggiungere alle 518 concluse in Vietnam dal 2001 e che hanno consentito l’ingresso in Italia da questo Paese negli ultimi 4 anni di 44 bambini accolti in famiglia.
Se non ci fossero stati i blocchi per il covid, alcune coppie sarebbero potute partire molto prima. Adesso la situazione covid è migliorata ma si tende a voler far rientrare presto le coppie dal Vietnam perché comunque il rischio del contagio non è del tutto eliminato. Alcune famiglie sono già tornate in Italia e le altre rientreranno nei prossimi giorni. “Il mio cuore batteva fortissimo, tra eccitazione e panico, in attesa di incontrarci con la nostra piccola Minh Yen, – racconta un papà. – Quando l’abbiamo vista che si guardava intorno spaesata e una lacrimuccia le affiorava sulla guancia, in me è scomparso ogni timore, incertezza o altra sensazione al di fuori della consapevolezza di essere papà. Desideravo abbracciare mia figlia come dopo una lunga assenza. Trascorse con lei due settimane, ci sentiamo di aver vissuto i suoi 2 anni e 8 mesi in 14 giorni! Abbiamo visto minuto dopo minuto cambiamenti incredibili, piccole e grandi vittorie, sia in noi che nella bambina. Pensavo di aver trovato l’unico amore della mia vita quando ho incontrato mia moglie tanti anni fa. Ora so che oltre lei, c’è la piccola Minh Yen.”