Pubblichiamo l’editoriale di Pietro Parlani pubblicato sulla rivista “Spazio Famiglia” marzo 2022.
Confesso che è stato difficile scrivere questo editoriale. Dopo il mancato appuntamento del novembre scorso con la nostra rivista, erano tante le cose positive da raccontare, ma il ritorno della guerra nel cuore dell’Europa, gli spettri evocati dai racconti dei nostri genitori e dei nostri nonni che si materializzano sulle nostre TV, sui nostri social, con le immagini di devastazione e violenza, con il fiume di persone che fugge lasciando dietro cari, case lavoro, il loro futuro, ha cambiato completamente la prospettiva. Non pensavamo che una guerra folle e crudele, potesse succedere così vicino ai confini della nostra Unione Europea. Non pensavamo che la sicurezza di non avere mai più un conflitto armato sulle nostre terre, venisse abbattuta in pochi giorni evocando lo spettro nucleare. No, non lo pensavamo.
Mentre proviamo senso di impotenza, rabbia e angoscia di fronte a questa assurda follia, ribadiamo un fermo no alla guerra come strumento di risoluzione delle controversie tra popoli e nazioni ed appoggiamo tutte le iniziative che promuovono il disarmo e la moratoria delle armi nucleari.
Per questo credo che in un momento come questo sia necessario, per ognuno di noi, tornare ai valori (dialogo e fratellanza) in cui crediamo fermamente, quale base imprescindibile per la costruzione di un mondo migliore, e lo facciamo insieme a tutti coloro che manifestano nelle strade, all’enorme folla radunata sotto la porta di Brandeburgo, proprio dove 33 anni fa si riunificò l’Europa sulle macerie del muro di Berlino, e nelle piazze di tutto il Continente, chiedendo libertà, giustizia e pace.
Ed i valori dell’accoglienza e del sostegno a chi è in difficoltà non sono stati dimenticati nella nostra Europa, anzi c’è stata una corsa degli Stati dell’Europa per accogliere chi fugge dalla guerra, ma anche di tante persone e famiglie che hanno messo a disposizione le loro case, le proprie risorse, la propria creatività per raccogliere fondi e beni di prima necessità.
L’accoglienza e il sostegno a chi è in difficoltà, rappresentano i valori fondativi di AFN, che avviò la sua originaria azione del sostegno a distanza proprio durante l’interminabile guerra in Libano degli anni ’70 che ci interpellava nel farci prossimi a bambini e famiglie fortemente provati e privati di tutto. E rimanendo fedeli a questi valori, come Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari (AFN e AMU) in collaborazione con la Caritas-Spes Ucraina, ci siamo attivati attraverso una raccolta fondi per offrire supporto concreto e immediato alla popolazione ucraina in difficoltà.
Come risposta a chi vuole coinvolgerci in logiche di guerra e vendetta, rispondiamo con un maggiore impegno ad essere operatori di pace nel nostro lavoro, nello studio, nelle relazioni in famiglia e con le persone che incontriamo, nelle azioni di impegno civile e politico. Se non lo facciamo noi per primi, con convinzione e perseveranza, come potremo farlo su larga scala?
Pietro Parlani