Rosella insieme al marito fa parte della rete di famiglie e volontari che coadiuvano Casa Ismaele. “Una realtà che ho conosciuto nel 2017 e che non ho mai smesso di farne parte“.
Spesso quando in televisione vedevo tutte quelle persone che arrivavano dal mare, mi interrogavo chiedendomi cosa potevo fare per loro, come potevo aiutarli. In loro vedevo i miei nipoti, i ragazzi del quartiere, adolescenti in fuga in cerca di un futuro migliore di una vita migliore. Cosi quando Mariella e Maria Rosaria mi hanno chiesto di entrare a far parte della rete e di offrire il mio tempo anche solo all’ ascolto di uno dei ragazzi che vivono a casa Ismaele, mi è sembrata la risposta alla mia domanda sul modo concreto di aiutare i migranti.
Ho iniziato cosi a conoscere i loro nomi, la loro provenienza, i loro sogni ed ho scoperto che tutti hanno il bisogno primario di essere accolti nella loro diversità. Si divertono ad insegnarmi alcune parole nella loro lingua a darmi ricette tradizionali o semplicemente a stare in silenzio ma sereni perché si sentono accompagnati si sentono sostenuti. I gesti che ho compiuto non sono nulla di particolare, spero sempre di poter fare di più. Ho accompagnato alcuni di loro dal dentista, dal medico, ho fatto compagnia ad un ragazzo che ha dovuto subire un intervento, qualche volta una passeggiata, un gelato, azioni semplici, concrete ma che a me hanno dato tanto.

Quando faccio qualcosa per loro mi sento come una madre. Alcuni dimostrano atteggiamenti da grandi, dovuti in parte al loro vissuto, ma si vede il loro bisogno di una figura di riferimento ed io sono felice di esserlo. Dovendo usare le mascherine, si fa piu’ caso ai loro occhi e vi si legge il desiderio di poter essere, di vivere e farsi spazio nel mondo come i nostri figli, quegli occhi hanno visto e subito cose più grandi di loro, vi si legge la nostalgia della famiglia, la preoccupazione di chi e’ rimasto a casa.
L’appuntamento mensile con la psicologa Maria Rosaria Venuto, che segue noi famiglie e volontari nella parte formativa, è un momento atteso fatto di confronto e di crescita; uno scambio di esperienze concrete vissute in pienezza che in ognuno di noi, sono sicura, lasciano un segno indelebile un arricchimento non solo culturale ma umano.
Rosella Carnevale – Rete volontari di Casa Ismaele
“Casa Ismaele Magazine”