Buenos Aires, il lavoro dei 3 Centri sociali di “Nuevo Sol”

Buenos Aires, il lavoro dei 3 Centri sociali di “Nuevo Sol”

L’Associazione Civile Nuevo Sol coordina da anni il lavoro portato avanti dai tre centri posizionati in tre zone periferiche della città di Buenos Aires: Casa del Niño Nuevo Sol (Lomas de Zamora), Centro Comunitario Unidad (Isidro Casanova) e Centro Juntos por el Barrio (José C. Paz). Questi quartieri sono molto carenti dal punto di vista dei servizi e l’obiettivo primario dei tre centri è accompagnare i bambini della comunità cercando di rispondere alle esigenze delle loro famiglie. Le attività proposte mirano ad offrire uno spazio sicuro per i bambini, mentre i genitori sono a lavoro, attraverso la realizzazione di lezioni di rinforzo scolastico, programmi alimentari, distribuzione di capi di vestiario, attività ludico-ricreative.

I tre centri assistono in totale 153 famiglie e, in particolare, 232 bambine e bambini, di cui 179 nel programma SAD di AFNonlus.

Oltre alle attività prima citate, si realizzano workshop culturali e sportivi per favorire lo sviluppo delle capacità dei bambini. Spesso, anche le famiglie vengono coinvolte nelle attività che vengono progettate e implementate a partire dal bisogno che emerge dalla comunità. Così abbiamo prestato i nostri spazi per la realizzazione di: una scuola elementare per adulti, scuola di cucina, atelier di cucito, lezioni di disegno, yoga, zumba e danza contemporanea.

Con la pandemia abbiamo riscontrato che i nostri bambini hanno molta difficoltà ad accedere alle attività online, fattore che è diventato essenziale negli ultimi due anni. Inoltre, sono emerse situazioni di violenza intra-familiare che, con il supporto di professionisti, abbiamo potuto gestire offrendo un servizio di accompagnamento. Abbiamo guidato le famiglie nella procedura di vaccinazione, per far sì che tutti gli educatori, collaboratori e famiglie avessero accesso al vaccino nel più breve tempo possibile.

Quando è finito il lockdown (confinamento) abbiamo potuto organizzare una festa per la Giornata dell’Infanzia che, qui in Argentina, si celebra nel mese di agosto. I tre centri hanno organizzato delle attività nel miglior modo possibile, rispettando tutti i protocolli stabiliti del governo. Sono stati svolti diversi giochi e distribuiti dolci e regali.

In ogni centro sono riiniziate gradualmente le attività:

  • Al Centro Unidad è stato ristabilito l’orario pieno. Sono riprese le attività di sostegno scolastico, lezioni di informatica, teatro, musica e sport. Ha riaperto in presenza anche il Roperito (guardaroba per la raccolta e distribuzione dei vestiti) che, durante la pandemia, ha svolto un ruolo essenziale per coprire i bisogni di vestiti, scarpe, materassi e letti. La manutenzione della rete fognaria ha apportato un grande miglioramento alla struttura.
  • Nella Casa del Niño, da inizio anno abbiamo cominciato con delle classi di sostegno scolastico sia in maniera presenziale che virtuale, ampliando pian piano gli orari. Ad oggi le lezioni sono solo frontali e ogni giorno sono frequentate da 74 bambini. Inoltre, abbiamo ricominciato i laboratori di educazione non formale, di disegno, artigianato, teatro, informatica e sport. Abbiamo ripreso a distribuire la colazione e la merenda. Siamo in procinto di riaprire anche la mensa per la sala da pranzo.

Nel centro Juntos por el Barrio da febbraio è stato riaperto il “Baúl”, per la distribuzione di capi di vestiario utili alle famiglie per affrontare il cambio stagione. Abbiamo anche tenuto un workshop di sostegno scolastico in presenza per mantenere saldi i legami con i bambini. C’è stata una grande affluenza, ma abbiamo realizzato il tutto in piccoli gruppi. Sono riiniziati anche i laboratori di disegno, cucito, artigianato e sport. Continua anche la scuola per gli adulti, mentre per bambini e adolescenti è stato allestito uno spazio per permettere loro di seguire le lezioni online, stampare e fotocopiare, al fine di aiutarli nella consegna dei compiti. La nostra psicologa ha organizzato un incontro per tutti coloro che hanno sofferto per il COVID o che hanno avuto perdite a causa del virus. Nei fine settimana si riuniscono nel centro le guide scout e, una volta al mese, i ragazzi per l’unità (nell’ambito del Movimento dei focolari, giovani che condividono l’ideale della fraternità e l’impegno nel costruirla percorrendo tutti i “sentieri” possibili per far crollare le barriere dell’odio e dell’indifferenza).