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Record di contagi in India

Record di contagi in India

In India solo oggi 30 aprile 2021 Sono 3.498 le persone che hanno perso la vita. La situazione è davvero drammatica. La pandemia fuori controllo.

Secondo il ministero della sanità di Nuova Delhi sono più di 386mila i nuovi casi di coronavirus registrati solo nelle ultime 24 ore, per un totale di più di 18 milioni di persone colpite dal virus.

Nella città di Mumbai la somministrazione dei vaccini viene sospesa a causa della carenza di dosi disponibili. Mentre nelle grandi città, prima fra tutte Delhi si cercano continuamente nuovi siti dove poter cremare i corpi delle vittime di covid19. Non sono rare ormai scene in cui le forze dell’ordine si trovano a dover rimuovere cadaveri dal suolo pubblico. 

 ©PRAKASH SINGH AFP

Il Paese è il maggior produttore di vaccini al mondo, ma paradossalmente non ha dosi sufficienti per garantire il vaccino al quasi miliardo di persone che ne hanno bisogno. Inoltre gli impianti hanno gravi difficoltà a reperire le materie prime per la produzione e contemporaneamente a far fronte alla realizzazione del vaccino per paesi terzi, per la maggior parte occidentali.

Non va meglio sul fronte della sanità, dove c’è ormai una sistematica mancanza di ossigeno per i ricoverati e di medicinali per la profilassi.

Nella capitale Mumbai le strutture sanitarie sono prese d’assalto dalla popolazione che arriva nei pronto soccorso in condizioni critiche, non riuscendo più a garantire l’accesso alle cure, nonostante sia anche stata aumentata la capienza negli ospedali.

Si è dovuti passare all’applicazione del coprifuoco e alla limitazione della maggior parte degli spostamenti, come misura di contrasto al virus, in diversi stati, come Delhi, Punjab e Maharashtra. Inoltre tutti i luoghi pubblici come centri commerciali e ristoranti sono stati chiusi, restano aperti solo i servizi essenziali.

Ormai Il virus, nel giro di poche settimane, ha moltiplicato a dismisura il tasso di positività, facendo registrare numeri da record e provocando un collasso sanitario.

I forni crematori lavorano h24 e i cadaveri vengono bruciati nelle strade su pire improvvisate per le quali sta cominciando anche a scarseggiare la legna, la comunità internazionale ha cominciato a far affluire i primi aiuti per cercare di rallentare la diffusione del coronavirus.

Lorenzo Fiorillo