La nuova ondata di contagi da Covid-19, determinata dalla diffusione della nuova variante brasiliana, scoperta nella giungla amazzonica, travolge il Brasile. Terzo Paese al mondo per numero di contagi, dopo Stati Uniti e India e secondo per numero di morti (più di 211mila).
La situazione sanitaria in Amazzonia è al collasso. Mancano rifornimenti, assistenza e ossigeno, la cui domanda è il triplo rispetto alla produzione dei fornitori. Nella capitale, Manaus, luogo di origine della nuova variante del coronavirus, si trova il Centro Sociale Roger Cunha Rodrigues (CSRCR), che opera in collaborazione con AFNonlus per la tutela socio-assistenziale di bambini, adolescenti e famiglie in situazione di vulnerabilità.
“Serviamo più di 100 famiglie nei quartieri di Ouro Verde e Coroado alla periferia di Manaus. – Scrivono dal progetto. – Sono famiglie che credono in noi e noi siamo qui da 26 anni per dare loro la possibilità di sopravvivenza, lottare per l’istruzione, il cibo e la salute”.

Alcune famiglie abitano in un’area di “invasione di terre”. Cioè su terreni privati o pubblici occupati irregolarmente da persone senza casa che vi hanno improvvisato le loro abitazioni con materiali di ogni genere (mattoni, legno, paglia, cartone, plastica e argilla). Qui, la mancanza di servizi igienici di base, rende ancora più grave l’emergenza causata dal virus.
“Abbiamo ricevuto molte richieste di aiuto da numerose comunità senza accesso ai diritti fondamentali, che non ricevono sostegno da altre istituzioni sociali. Grazie al vostro supporto, – scrivono dal progetto – possiamo aiutare famiglie in situazioni di vulnerabilità sociale già assistite dal CSRCR e quelle di altre comunità nelle periferie urbane e rurali della città di Manaus e di Maués nell’entroterra della Regione, raggiungendo oltre quattromila persone. Ma la situazione è sempre più difficile. In oltre 20 anni di attività non abbiamo mai affrontato sfide come quella che stiamo vivendo. Non possiamo rimanere inerti. Continuiamo quindi nella lotta a favore delle persone più in difficoltà. Molte hanno bisogno di respirare! Servono attrezzature tecniche e di supporto ai pazienti dell’ospedale Jo Joãoo Lucio e della SPA dell’Incoronata. Contiamo sul vostro aiuto!”.
Le azioni del Centro per far fronte alla pandemia si sviluppano lungo tre direzioni: aiuto alimentare, guida all’igiene personale, fornitura di prodotti per evitare il contagio. Oltre alle famiglie assistite nei quartieri Coroado e Ouro Verde, supportiamo quelle di altre comunità nel quartiere Tancredo Neves; in quello di Nova Vitória e nella zona rurale “Ramal do Brasileirinho” (quartiere Jorge Teixeira) e Comunità “Bom Jesus” (Rodovia AM 010). Tramite la barca, gli operatori hanno consegnato 31 litri di gel igienizzante a base d’alcol al progetto “Esperiência Mawe”, una comunità svantaggiata situata nell’interno dell’Amazonas, nel comune di Maués. Abbiamo donato 21 scatole di pasta e 10 pacchi alimentari al “Movimento de Apoio Integral Social (MAIS)” che lavora con la riabilitazione delle persone tossicodipendenti.
Più di 11 tonnellate il cibo distribuito finora; 95 kit contenenti frutta, verdura e pesce; 1.300 litri di gel igienizzante a base d’alcool; 400 litri di candeggina; 500 litri di acqua minerale; 150 mascherine di protezione individuale e materiale informativo cui hanno beneficiato più di 1.000 bambini e adolescenti, famiglie vulnerabili, nelle aree rurali di Manaus.
Parallelamente alle azioni sviluppate in questo periodo pandemico del nuovo coronavirus, il Centro Sociale Roger Cunha continua ad assistere i bambini e gli adolescenti del progetto tra cui numerosi quelli inseriti nel programma di sostegno a distanza.
Giovanna Pieroni