Un viaggio tra Thailandia e Vietnam e un’opportunità di conoscenza tra i bambini dei progetti di sostegno a distanza.
Domingo è un bambino molto timido. Vive in Cambogia e da un anno e mezzo conosce Speranza, referente del sostegno a distanza per l’area Thailandia – Cambogia. Nonostante la sua timidezza e il suo passato difficile, Domingo ha instaurato con Speranza un legame affettivo e sincero, che pian piano ha permesso al piccolo di aprirsi. Così, quando i primi di Marzo Speranza ha avuto la possibilità di partire per il Vietnam per partecipare alla Mariapoli di 3 giorni e di portare con sé qualche bambino dei progetti di sostegno a distanza, Domingo è stato tra i primi a voler partecipare.
Nove bambini in tutto sono partiti da Phnompenh in pullman alla volta di Ho Chi Minh City, per poi arrivare a Vung tau, nel sud del Vietnam, luogo di svolgimento della Mariapoli.
Circa 400 persone, di diverse nazionalità, religioni ed età, si sono ritrovate per tre giorni per affrontare diverse tematiche, partecipare ai workshop e conoscersi meglio. Nonostante il ritmo serrato delle giornate, si è trovato anche il tempo per un po’ di svago e soprattutto per concedersi qualche ora nel bellissimo mare che bagna la città di Vung Tau.
Di ritorno dalla Mariapoli, Speranza, accompagnata da Domingo e dagli altri bambini, ha avuto modo di visitare il progetto Pho Cap, supportato anche grazie ai contributi del sostegno a distanza, nei pressi di Ho Chi Minh. Si tratta di un centro sociale e una scuola nei quali sono accolti 76 bambini, di cui 47 sostenuti attraverso il Sad. I bambini sono divisi in classi che vanno dall’asilo alla quinta elementare, con dei programmi appositi per i bambini che presentano difficoltà di apprendimento o per quelli che, sebbene siano più grandi di età, non sono mai andati a scuola. In questi casi si organizzano delle lezioni mirate ai specifici bisogni.
I ragazzi continuano ad essere seguiti anche dopo aver terminato il ciclo scolastico all’interno della scuoletta, per permettere loro di inserirsi al meglio negli istituti statali. La visita nella struttura ha rappresentato un’occasione preziosa per Domingo, che ha potuto conoscere i bambini di Pho Cap e giocare con loro, immedesimandosi nelle loro storie e trovando punti di incontro con la propria.
Durante il viaggio di ritorno, Domingo ha espresso a Speranza e ai propri compagni la sua felicità per aver vissuto un’esperienza così significativa, che gli ha permesso di conoscere altri bambini e di vedere nuovi posti. Con le lacrime agli occhi parla con Speranza, chiamandola “mamma” e facendo commuovere tutti. “Questo viaggio mi lascia tanta gioia – ci dice Speranza – perché ho visto i bambini sorridenti, abbiamo potuto conoscere il progetto Sad in Vietnam , condividere le nostre storie e ascoltare quelle degli altri. È stato molto arricchente”.
Oggi Domingo torna a casa lasciando un pizzico della sua timidezza alle spalle e con la consapevolezza di aver trovato dei nuovi amici, che, sebbene a distanza, hanno condiviso con lui un pezzetto di vita.
Anita Leonetti