Azione Famiglie Nuove

STORIE DI MONDIALITÀ

Noi tre insieme

da | Mar 3, 2019

I primi passi come famiglia e i progressi di Thia, arrivata in Italia attraverso l’adozione internazionale

Il mese trascorso in Vietnam è stato indimenticabile perché è lì che abbiamo mosso i primi passi come famiglia. La gioia più grande era scoprire i progressi di Thia giorno per giorno. Impressi nella nostra mente sono il primo sguardo che ci ha rivolto, i suoi primi sorrisi, le sue urla di divertimento. La formazione e il supporto di AFN  hanno facilitato il superamento di molte difficoltà e soprattutto ci hanno aiutato ad interpretare i rifiuti, i pianti, le crisi come l’inevitabile preludio alla creazione di qualcosa di unico a cui stavamo contribuendo noi tre insieme.

Thia rientrava nella lista dei bambini con i “bisogni speciali”. Abbiamo capito che in Italia, attraverso una adeguata profilassi, la sua patologia è fortunatamente trattabile e ci si può convivere. Ci siamo comunque attivati perché potesse ricevere le migliori cure.

Al rientro in Italia l’idea di famiglia prendeva sempre più forma e tutto ha assunto un nuovo significato:  lavoro, amici e tempo libero sono rientrati in nuovi equilibri e in una nuova dimensione di vita. Anche se i momenti difficili non sono mancati ed avevamo la sensazione che tutto fosse in discesa.

La vera doccia fredda arriva ad un mese dal nostro rientro al lavoro; Thia era pronta per l’inserimento al nido, ma la responsabile ci comunica che le era stato sconsigliato di prendere una bambina nelle sue “condizioni di salute”.  Abbiamo provato dolore, sconforto e rabbia per questo rifiuto incomprensibile. Senza arrenderci, abbiamo ripreso la ricerca di un altro nido per creare intorno a nostra figlia un clima sereno e di fiducia. Oggi Thia tutte le mattine attraversa saltellando il cortile del nido che frequenta da quasi un anno. In questa scuola è stato molto stimolante il lavoro comune per gestire al meglio, il vissuto emotivo di Thia che è un aspetto prioritario da tenere in considerazione nei bimbi adottati. Così, d’accordo con la responsabile, abbiamo deciso di organizzare due incontri aperti a genitori e insegnanti: uno con un medico-specialista di una  grande umanità, che ha informato e rassicurato tutti sulle condizioni di salute di Thia; l’altro con la psicologa di AFN che ha avuto la profonda capacità di farci comprendere il mondo delle adozioni e il ruolo centrale della scuola nei percorsi di integrazione. L’entusiasmo e l’interesse manifestato da parte di tutti ci spronano ad andare avanti nel far cadere le barriere del pregiudizio e nell’offrire, a quanti ci conoscono, il privilegio di prendere parte a percorsi di vita “speciali” come quello di Thia.

Emiliano e Lucia

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