Nel 1982 l’Assemblea Generale istituì questa ricorrenza da celebrarsi il 4 giugno di ogni anno con l’obiettivo di “riconoscere il dolore sofferto dai bambini in tutto il mondo, vittime di abusi fisici, psicologici ed emotivi” affinché tali manifestazioni di violenza non restino nell’ombra della vita quotidiana ma siano oggetto di denuncia.
Sono milioni i bambini che vivono in Paesi e aree colpite dai conflitti. Tanti quelli che subiscono violenza fisica, sessuale, psicologica o sono privati di cure necessarie. Questa giornata è un’importante occasione per riaffermare la necessità di proteggerli, così come sancito dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza approvata dall’ONU il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia con la legge n° 176 del 27 maggio 1991. La Convenzione enuncia in 54 semplici articoli i diritti riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e le bambine del mondo; nel corso degli anni è stata ratificata da ben 196 paesi.
Salvaguardare l’infanzia è una priorità per AFN che opera nel mondo promuovendo progetti e iniziative di supporto a partire dal sostegno alla famiglia, anche grazie al sostegno a distanza. Dal 2001, inoltre, AFNonlus opera come Ente autorizzato dalla Commissione Adozioni Internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per l’adozione internazionale di minori in stato di abbandono.
Il Sostegno a Distanza nasce alla fine degli anni Settanta per rispondere ai disagi dei minori e delle loro famiglie, disagi causati dalle diverse guerre e alle situazioni di estrema povertà, per dare possibilità ai bambini di crescere nel proprio ambiente e di aiutarli a divenire uomini di domani. Nel tempo i progetti a favore dell’infanzia svantaggiata sono cresciuti e ampliati notevolmente. Ad oggi ne sono attivi 93 in 48 Paesi del mondo. Si offrono programmi di alimentazione, scolarizzazione e cure mediche di base, grazie al supporto di una vasta rete di sostenitori.
I programmi di sostegno a distanza vengono gestiti da nostri collaboratori locali attraverso adeguate strutture, per lo più Centri Sociali, ambulatori, asili-nido, scuole per l’infanzia, primaria e dopo-scuola. Cerchiamo di dare una formazione anche ai genitori attraverso laboratori professionali e corsi di alfabetizzazione in vista di una loro completa autonomia personale ed economica cercando, ove possibile, una collaborazione con partnership nazionali e internazionali sempre nel rispetto della cultura locale.
Nelle varie strutture in cui operiamo, molto spesso nate in collaborazione con il movimento dei Focolari, i referenti e collaboratori cercano di formare i bambini, ragazzi, le famiglie e le comunità locali alla reciprocità e fratellanza per realizzare un cambiamento sostenibile nel tempo, facendo loro sperimentare che tutti possiamo dare qualcosa pur nella povertà, come ad esempio il nostro tempo, il nostro ascolto. Tanti bambini in questo modo possono riscattare la propria dignità, migliorando le proprie condizioni di vita e concorrendo allo sviluppo delle loro comunità di appartenenza. Tutti, senza alcuna eccezione, hanno diritto a godere di una tutela speciale.■
Giovanna Pieroni