Sabato mattina, 2 giugno. Sesto San Giovanni (Milano) accoglie 4.000 persone provenienti dalla Lombardia e zone limitrofe, famiglie aderenti al Movimento dei focolari che partecipano attivamente all’incontro mondiale. Pubblichiamo il discorso di Maria Voce, Presidente.«In questi giorni, in cuiè messa a fuoco la realtà della famiglia – esordisce Maria Voce – viene da domandarci: Qualè il disegno di Dio su di essa?». Risponde citando Chiara Lubich al Familyfest â81 a Roma: «Dio ha creato, ha plasmato una famiglia. Quando siè incarnato, siè circondato di una famiglia. Quando Gesù ha iniziato la sua missione ed ha manifestato la sua gloria, stava festeggiando una famiglia».In riferimento al tema di Milano 2012: Il lavoro e la festa nella vita della famiglia, sottolinea l’importanza del lavoro per la sua fondazione e sussistenza.«A sua volta – afferma la presidente -, anche la famigliaè importante per il lavoro. Con l’educazione alla laboriosità e ai valori tipici di cui la famigliaè portatrice, con quello spirito di cooperazione e solidarietà , suo proprio, con l’importanza della gratuità , della reciprocità , di essere dono l’uno per l’altro, si garantiscono basi solide alla società – anche se sottolinea con forza – l’uomo nonè finalizzato soltanto al lavoro.«Per questo occorre che il lavoro sia organizzato e svolto tenendo conto delle esigenze non solo economiche delle persone, ma del loro effettivo e totale benessere. Ecco l’importanza che i tempi del lavoro siano armonizzati con quelli della famiglia».A questo punto, la presidente dei Focolari ricorda che anche Gesù ha lavorato (come Giuseppe e Maria), e che «essi, oltre ad essere stati perfetti lavoratori, ci consegnano anche il vero significato della festa». In questo senso ricorda la pellegrinazione a Gerusalemme⦠e le nozze di Cana «dove (Gesù), con Maria sua madre, sono andati a festeggiare le nozze di due sposi. (â¦) Nella vita della Sacra Famiglia c’era sଠil lavoro, ma anche la festa, che vuol dire un tempo dedicato al riposo, alle relazioni con gli altri».In riferimento ancora a Chiara Lubich, Maria Voce conclude sottolineando che «In certo modo (Chiara) ci aveva già anticipato i termini di questo binomio: lavoro e festa. E cioà¨, se vivremo bene i valori della famiglia, anche il lavoro e la festa saranno intrisi di quei valori, diventando cosଠtestimoni e costruttori autentici di una società secondo il cuore di Dio».Leggi tutto