Per la prima volta in Italia, il comune di Parma introduce il quoziente familiare.Tariffe, servizi e sistemi contributivi di sostegno rimodulati in base al numero dei componenti e dei carichi familiari.La propostaè stata elaborata grazie al Protocollo d’intesa tra il Comune e il Forum delle Associazioni familiari, che ha fatto nascere la Consulta delle Associazioni familiari e l’Agenzia per la famiglia, con funzioni di coordinamento tra i vari assessorati. “Un progetto ampio – sottolinea Ermes Rigon, presidente del Forum delle Associazioni familiari dell’Emilia Romagna – basandosi sui principi della umanizzazione del benessere, della solidarietà e della sussidarietà ,è volto alla realizzazione di un welfare familiare, attraverso il coinvolgimento trasversale delle famiglie, delle associazioni, delle istituzioni. “«Il Quoziente Parma – spiega il sindaco Pietro Vignali – riconosce alla famiglia il lavoro che quotidianamente svolge in campo educativo, di cura, di dialogo tra le generazioni, di coesione sociale».«Il nuovo parametro – commenta la delegata all’Agenzia per la Famiglia Cecilia Maria Greci – valorizza la famiglia con figli, la condizione lavorativa, la presenza di invalidità , la condizione di genitori affidatari. Il “Quoziente Parma ” nell’ambito delle politiche tariffarie localiè una “buona pratica ” da condividere per promuovere tariffe più eque anche altrove. Il punto di partenzaè il riconoscimento e la promozione della famiglia, come la più grande risorsa vitale della società ».Tratto da un articolo di Stefano Andrini, “Rivoluzione a Parma: tasse a misura di figli “, Avvenire 13 ottobre 2009