Parte in questi giorni la campagna di Natale per il sostegno a distanza ai bambini svantaggiati del sud del mondo. Non c’ਠprogetto da cui non provengano appelli inquietanti e urgenti, come dal Libano, ancora una volta crocevia di violenza, o dalle zone colpite dai tifoni nelle Filippine. Famiglie Nuove infatti, ha interventi attivi in 52 Nazioni ed opera nelle periferie delle metropoli sudamericane o asiatiche, come pure nei riarsi villaggi africani.Si stringe il cuore dover rifiutare le richieste di inserimento di nuovi bambini per mancanza di fondi.Oltre a nuovi sostegni si propongono donazioni di qualsiasi importo, anche piccolo, per dare ancor più significato alle festività natalizie. Continua anche il progetto Una famiglia una casa, per dare casa a chi una casa non l’ha mai avuta.In una scuola della periferia di Roma genitori ed alunni hanno organizzato una bancarella in piazza per far conoscere le iniziative umanitarie di Famiglie Nuove. Alcune maestre di Genova hanno messo piccoli salvadanai sulle cattedre. Edè già da qualche anno che il gruppo della terza età di una parrocchia di Milano raccoglie fondi per il Sostegno a distanza mettendo in vendita nel periodo natalizio lavori a maglia realizzati da loro nel corso dell’anno.Ad oggi sono oltre 35.000 i bambini che nei 25 anni di sostegno a distanza, Famiglie Nuove ha portato alla piena autonomia.